Mobilitazioni

La mobilitazione contro la “cattiva scuola” non si ferma

La Federazione Gilda-Unams, che per prima tra le altre organizzazioni sindacali il 23 novembre 2014 con la grande manifestazione di Firenze ha promosso la protesta contro la “cattiva scuola” di Renzi e Giannini, intende continuare la mobilitazione contro la Legge 107/2015, approvata con voto di fiducia nonostante le proteste di tutto il mondo della scuola.

La Federazione Gilda-Unams, per difendere la libertà di insegnamento e la scuola come istituzione della Repubblica tutelata dalla Costituzione, promuove una serie di iniziative sia a livello nazionale sia a livello di singola scuola.

Nel mese di settembre 2015 la Federazione Gilda-Unams parteciperà, assieme ad altre organizzazioni, alla costituzione di un Comitato referendario per promuovere l'indizione di un referendum abrogativo delle norme della Legge 107/2015, che stravolgono la scuola pubblica statale.

Nel frattempo, unitariamente alle altre organizzazioni sindacali, sono già in cantiere i ricorsi presso il TAR e il Giudice ordinario contro le singole norme della Legge 107/2015. Il primo ricorso sulla esclusione di alcune categorie di docenti dal piano assunzionale sarà presentato nei prossimi giorni. Si continuerà facendo opposizione alle norme relative al Comitato di valutazione, alla chiamata diretta dei docenti e ai poteri “speciali” affidati al dirigente scolastico per la stesura del Piano Triennale dell'Offerta Formativa, alla limitazione dei poteri del CSPI, alla limitazione a 36 mesi dei contratti a termine, alle deroghe alla contrattazione e alle deleghe.

Oltre a queste iniziative nazionali, la Federazione Gilda-Unams propone ai docenti una mobilitazione in ogni Istituto scolastico della Repubblica per coinvolgere tutto il personale della scuola, i genitori e gli studenti.

La Federazione Gilda-Unams propone L'ASTENSIONE da alcune ATTIVITA’ AGGIUNTIVE e dalle FUNZIONI CHE NON SONO OBBLIGATORIE A LIVELLO CONTRATTUALE e che spesso servono alla dirigenza per trasferire ad altri responsabilità proprie.

Nello specifico la Federazione Gilda-Unams propone di:

-          NON ACCETTARE LA NOMINA A COORDINATORE DI CLASSE, DIPARTIMENTO, COORDINAMENTO PER MATERIA; si ricorda che l'unico obbligo nel Consiglio di classe è la redazione del verbale da parte di un segretario che può essere nominato a turno di volta in volta;

-          NON ACCETTARE LE FUNZIONI DI RESPONSABILE DI LABORATORIO;

-          NON ACCETTARE L'INCARICO DI RESPONSABILE DI PLESSO;

-          NON ACCETTARE LA NOMINA COME COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO, in particolare nelle scuole in cui manca il capo d'istituto e sono quindi in reggenza (tra l'altro la legge di Stabilità ha eliminato gli esoneri per queste funzioni);

-          NON ACCETTARE LA NOMINA A STAFF DELLA DIRIGENZA (la legge 107 prevede la possibilità per il dirigente di nominare fino al 10% dell'organico dei docenti per creare il suo staff).

Ricordiamo, inoltre, che tutti questi incarichi e funzioni vengono normalmente compensati in misura irrisoria, se non addirittura offensiva.

ISTRUZIONI OPERATIVE PER LA RESISTENZA ATTIVA

dal 1 settembre 2015

 

COSA FARE NEL PRIMO COLLEGIO DEI DOCENTI

 Le partecipatissime iniziative di protesta del mondo della scuola, con le Organizzazioni Sindacali, hanno imposto l'eliminazione di alcune delle più dannose proposte del Governo, come la cancellazione degli scatti d'anzianità e il passaggio di tutti i docenti negli ambiti territoriali. Con le azioni di lotta abbiamo ottenuto anche di modificare, per limitarne i danni, alcune norme della Legge 107/2015, come ad esempio il potere del Ds di stendere il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) e di decidere la destinazione di parte del FIS e del premio del “bonus qualità”.

Inoltre, a causa dell'opposizione dei docenti, il Governo è stato costretto anche a rinviare all'a.s. 2016/2017 l'attuazione di molti commi della Legge 107/2015.

Adesso che la Legge 107/2015 è stata promulgata, la Federazione Gilda-Unams invita tutti i docenti a vigilare sulle delibere del Collegio e a mettere in atto una resistenza attiva al fine di continuare a difendere la libertà di insegnamento e la scuola pubblica statale dal preside-autocrate.

NEL PRIMO COLLEGIO DOCENTI, NEL CASO SIA PRESENTE ALL'ODG L'ELEZIONE DEI DUE MEMBRI DEL NUOVO COMITATO DI VALUTAZIONE, BISOGNA PRESENTARE UNA MOZIONE DI RINVIO PER POTERSI ORGANIZZARE PER SCEGLIERE LE COLLEGHE E I COLLEGHI PIÙ IDONEI.

Ricordiamo che ora il COMITATO DI VALUTAZIONE HA DURATA TRIENNALE e ha poteri importanti per definire i criteri per la premialità dei docenti "meritevoli" e per esprimere il giudizio per l'anno di prova dei neoimmessi in ruolo.

E' OPPORTUNO CHE IN OGNI SCUOLA SI ORGANIZZINO, PRIMA DEI COLLEGI DEI DOCENTI PER L'ELEZIONE DEI MEMBRI DEL COMITATO DI VALUTAZIONE E PER LA DELIBERA DEL POF TRIENNALE, RIUNIONI DELLE RSU E DEI DOCENTI PER PROGETTARE LA RESISTENZA ALLA LEGGE 107.

 

MEMBRI DEL COMITATO DI VALUTAZIONE: si ricorda che i due insegnanti eletti dal Collegio dei Docenti DEVONO RAPPRESENTARE IL COLLEGIO E NON IL DIRIGENTE SCOLASTICO, devono pertanto proporre criteri condivisi con i docenti. PER “PREMIARE IL MERITO” il Comitato di Valutazione DEVE DEFINIRE FIN DALL’INIZIO QUALE PERCENTUALE DELLE SOMME STANZIATE DEBBA ANDARE ALLE FUNZIONI O ATTIVITA’ ORGANIZZATIVE (legate di fatto ai compiti della dirigenza – es. collaboratori, commissione RAV, responsabili di sede, ecc.) E QUALE DEBBA ANDARE AL POTENZIAMENTO DELLA DIDATTICA (progetti essenziali e caratterizzanti della scuola, innovazioni didattiche, ecc.). LA GILDA RITIENE CHE LA PERCENTUALE FINALIZZATA ALLA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ LEGATE ALLA DIDATTICA DEBBA ESSERE PREVALENTE.

IMPORTANTE: CHIARIRE DA SUBITO CON LE RSU CHE COLORO CHE SONO PREMIATI CON IL FONDO PER IL MERITO NON POSSONO ESSERE RICONOSCIUTI PER LE STESSE ATTIVITA’ A LIVELLO DI DISTRIBUZIONE DEL FONDO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA. NON SI PUO’ PAGARE UNA PERSONA DUE VOLTE PER LA STESSA FUNZIONE!

 

PIANO DELLE ATTIVITA’: di norma è all’ordine del giorno in un collegio successivo al primo. Il piano delle attività è predisposto dal dirigente scolastico, ma è deliberato dal Collegio dei Docenti.

Ricordate che per legge la sovranità sulla didattica appartiene al Collegio dei docenti e non al dirigente scolastico

COSA FARE NEI PROSSIMI COLLEGI DEI DOCENTI

 

Il MIUR ha comunicato che entro il 5 ottobre devono essere indetti i Collegi dei Docenti per deliberare il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) finalizzato anche all’organico di potenziamento. Com’è noto si dovrebbero identificare quali discipline o aree disciplinari potenziare oltre all’organico tradizionale. Per la legge 107/2015 il piano "e' elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano e' approvato dal consiglio d'istituto".

 

Il Collegio deve quindi deliberare il PTOF seguendo gli indirizzi gestionali del dirigente. E' un fatto che riteniamo fortemente lesivo della libertà di insegnamento e dell'autonomia del collegio dei docenti.

ATTENZIONE: il PTOF diventa per tre anni il documento che definisce l’assetto organizzativo delle attività didattiche e legate alla didattica e quindi l'organico richiesto. Si consiglia di NON INSERIRE E NON VOTARE:

- ATTIVITA’ CHE POCO O NULLA HANNO A CHE FARE CON L’INSEGNAMENTO;

- ATTIVITA’ CHE NON POTRANNO ESSERE RETRIBUITE ECONOMICAMENTE (il classico volontariato).

UN VOTO NEGATIVO RISPETTO AD UNA PROPOSTA DEL DIRIGENTE NON CONDIVISA E', NON SOLO LEGITTIMO, MA NECESSARIO!

 

FUNZIONI STRUMENTALI E STAFF DELLA DIRIGENZA: per il CCNL devono essere identificate le aree delle funzioni strumentali dal Collegio dei Docenti e devono essere votati sempre dal Collegio i colleghi responsabili (con voto segreto essendo votazione su persone che si candidano). E’ invalsa in molte scuole la prassi scorretta e, per noi, illegittima, secondo la quale il Dirigente nomina direttamente le funzioni come “parte del suo staff”.

LE FUNZIONI STRUMENTALI SONO PAGATE CON FONDI DEDICATI DEL MOF ATTRIBUITI ALLE SCUOLE DAL MIUR E NON POSSONO ESSERE PAGATE CON IL “bonus”.

Ricordate che per legge la sovranità sulla didattica appartiene al Collegio dei docenti e non al dirigente scolastico

Roma, 31 agosto 2015

La Gilda Provinciale di Roma

 ALLEGATO

COMUNICATO: La_mobilitazione_continua.docx

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