Mobilitazioni

La Buona Scuola, invito a firmare per il referendum nei giorni 22 e 23 presso la sede della Gilda di Roma

La Buona Scuola,  avanti tutta con raccolta firme per referendumContinua la raccolta delle firme per il referendum sulla legge 107/2015 promosso dalla Gilda degli Insegnanti insieme con altre organizzazioni sindacali. La raccolta terminerà il 7 luglio 2016.

Per rispondere alla richieste dei nostri iscritti nei giorni mercoledì 22 e giovedì 23 giugno dalle ore 16:30 alle ore 18:30 sarà possibile firmare presso la nostra sede, poichè sarà presente per l'occasione un cancelliere autenticatore.

Si ricorda che la firma non riguarda soltanto i docenti e che possono firmare tutti i cittadini residenti nel comune di Roma.

 


  “La riforma della cosiddetta ´Buona Scuola´ affida poteri quasi assoluti ai dirigenti scolastici relegando gli organi collegiali di governo della scuola, dove sono presenti insegnanti, genitori e studenti, a semplici momenti di ratifica di decisioni già prese.

Nei nostri Collegi Docenti gli effetti della legge 107 saranno sempre più evidenti, basti pensare all' addio alla titolarità dei docenti presso un singolo istituto che potrebbe essere attuato entro breve tempo, quando andranno a regime le reti di istituti che si stanno costituendo in questi giorni, per comprendere la portata radicale dei cambiamenti introdotti dalla legge 107/2015, che coinvolgono tutti i docenti, non solo i nuovi immessi in ruolo.

Le scelte operate nella scuola sono simili a quelle che si vogliono portare avanti con la riforma costituzionale e la riforma elettorale, dove il Parlamento perde la sua centralità a favore del Governo e si elegge una maggioranza parlamentare espressione di un solo partito, il partito di governo”.

Per la Gilda, quindi, “firmare per l´abrogazione degli aspetti più controversi della legge 107/2015 significa dare un chiaro segnale di critica nei confronti delle politiche adottate dal governo Renzi e restituire le scelte fondamentali della democrazia ai cittadini e al loro voto”.

I quattro quesiti abrogativi riguardano:
• il potere discrezionale del dirigente scolastico di scegliere e di confermare i docenti nella sede
• l´obbligo di almeno 200-400 ore di alternanza scuola-lavoro
• i finanziamenti privati a singole scuole pubbliche o private
• il comitato di valutazione e il potere del dirigente scolastico di scegliere i docenti da premiare economicamente.

"Come la Gilda ha illustrato chiaramente in occasione del convegno del 16 marzo scorso, anche grazie al prezioso contributo di esperti costituzionalisti quali i professori Antonio D´Andrea e Massimo Villone, - dichiara il coordinatore nazionale Rino Di Meglio - la cosiddetta ´Buona scuola´ presenta numerosi profili di incostituzionalità, alcuni dei quali ledono palesemente la professionalità dei docenti e la libertà di insegnamento e mettono in discussione i cardini della Costituzione in materia di pubblico impiego.

Non ci stiamo giocando solo il modo di vivere nella scuola, ma anche qualcosa che coinvolge il concetto stesso di libertà e di regole democratiche.

Si tratta di una battaglia veramente molto importante ed è fondamentale - sottolinea Di Meglio il Coordinatore della Gilda degli insegnanti- che tutti i cittadini capiscano che non ci battiamo per delle banali questioni sindacali o di categoria, ma che sono in ballo alcuni dei valori fondanti della nostra democrazia".

 

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