Dalla parte degli ITP

L'uso delle tecnologie direttamente in classe: analisi della situazione attuale.

Il Piano Nazionale Scuola Digitale lanciato nel 2007 per la prima volta ha voluto introdurre l'uso della tecnologia direttamente in classe e non in laboratorio, ma è stato supportato da pochi finanziamenti.

Segnaliamo l'articolo pubblicato nella rivista on line Orizzonte Scuola in cui si conferma quanto sostenuto nell'articolo del 28 gennaio 2014 a proposito del ritardo nel processo di digitalizzazione della scuola in Italia. Nell'articolo si legge che:

La Fondazione Ahref ha pubblicato lo studio "Tecnologia per crescere"  per illustrare la situazione delle scuole italiane nel contesto europeo riguardo alla tecnologia.

Il rapporto fa riferimento a un report pubblicato nel febbraio 2013 e realizzato da European Schoolnet.

Nel rapporto vengono presentati i risultati di una ricerca commissionata nel 2011 dalla Commissione Europea dal titolo Survey of Schools: ICT in Education, fa parte delle iniziative con cui viene rilevato il progresso dei paesi dell'Unione Europea in vista dell'Agenda Digitale Europea (DAE) e gli obiettivi EU2020.

Sono state raccolte oltre 190.000 risposte tra dirigenti scolastici, insegnanti e studenti dei diversi livelli scolastici (quarta elementare, terza media e terza superiore).

In media, nelle scuole europee si ha un computer disponibile ogni 7 studenti nelle primarie e ogni 5 studenti nelle scuole medie. In Italia i valori sono inferiori mettendo in luce una situazione meno favorevole: in media, nelle scuole del nostro paese, si ha un computer ogni 16 studenti alla scuola primaria e uno ogni 12 nelle scuole secondarie inferiori.In Italia si trova un laptop in rete ogni 333 studenti (125 delle scuole medie). Sulla presenza di computer portatili connessi a Internet nelle scuole primarie l'Italia si colloca addirittura penultima nella classifica europea, seguita soltanto dalla Romania.

Per quanto riguarda le LIM siamo più vicini alla media europea soprattutto nelle scuole medie che registrano valori di diffusione persino superiori alla media europea.

Nelle scuole elementari c'è una LIM ogni 200 studenti. Infine, il numero di e-readers, smartphone e macchine fotografiche digitali presenti nelle scuole è esiguo in tutti i paesi partecipanti all'indagine, con più di 100 studenti per singolo device.

Il Piano Nazionale Scuola Digitale lanciato nel 2007 per la prima volta ha voluto introdurre l'uso della tecnologia direttamente in classe e non in laboratorio, ma è stato supportato da pochi finanziamenti: sono stati stanziati 120 milioni di euro, che rappresenta lo 0,1% del budget annuale del Ministro per l'educazione spesa per la scuola.
 

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