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Attività complementari di educazione fisica

di Gino Vespa

Venerdì, 11 novembre 2011

Come noto, rispetto alle risorse che il MIUR aveva reso disponibile nelle 8248 Istituzioni Scolastiche per le attività complementari di Educazione Fisica, risulta che:

  • hanno proposto progetti n. 6458 Istituzioni Scolastiche;
  • non hanno comunicato n. 885 Istituzioni Scolastiche;
  • non lo hanno fatto in maniera corretta (e quindi non sono state finanziate) n. 887.

Di conseguenza, vi sono state economie (purtroppo!) pari a 12.327.551 lordo Stato.

Le Organizzazioni Sindacali, quindi, furono chiamate a rinegoziare tali risorse e  la Gilda Unams non firmò il contratto in questione, perché riteneva che le risorse non potevano essere distratte dalla destinazione primaria e successivamente destinate ad altre necessità, che sarebbero dovute essere soddisfatte con ulteriori risorse, posto che i problemi di lavoro notturno, indennità di direzione etc, pur significativi, non sarebbero del tutto ricompresi a quella che la Gilda Unams ritiene connesso “all’arricchimento dell’offerta formativa” a cui il Fondo è contrattualmente destinato.

In ogni caso, per limitare il danno, la Gilda Unams ha comunque firmato la rassegnazione conseguente, proprio per intervenire sulla ripartizione, fatta con nota del 10 novembre 2011, da parte del MIUR.

Non possiamo che richiamare, proprio per quanto detto ed in relazione all’anno scolastico prossimo, l’attenzione dei Colleghi di Educazione Fisica –nostri associati, in particolare-, perché siano più attenti ed evitino il problema di non progettare le attività o farlo in maniera non formalmente ineccepibile, al fine di mantenere tali risorse disponibili alla prima destinazione, che effettivamente arricchisce l’offerta formativa.

Solo così la nostra Associazione può coerentemente corrispondere agli impegni assunti rispetto alla categoria.

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